Chi Siamo

Nasce lo Ski Club


La storia della nascita dello Ski Club si interseca con l’avvento degli sci in Italia. Di origine norvegese, i “misteriosi legni” vengono importati da Adolfo Kind che offre la sua prima lezione ad alcuni amici nel salotto di casa a Torino, una sera del 1896.
Da lì ci si sposta alla ricerca delle prime pendenze sulle colline torinesi, su verso l’Eremo. La passione di questi pionieri sospinge l’iniziativa verso le montagne, dove nel 1897 si svolgono le prime gite: da Balme al Pian della Mussa e la traversata Borgone-Giaveno scavalcando il Monte Salancia. Più volte si calca Pra’ Fieul, campo d’azione preferito.
Fondamentale è la figura di “Papà Kind”, classe 1848, ingegnere originario dell’Engadina, amante spassionato della montagna. A lui si deve l’eccezionale iniezione di entusiasmo da cui esplose la passione per gli sci nel torinese. Cade il 5 agosto 1907 sulla cresta nord del Pizzo Bianco del Bernina, in cordata con l’amico Alberto Weber.

 

Dal 1901 in avanti

Lo Ski Club Torino ha avuto una parte di rilievo in tutte le discipline legate all’utilizzo dello sci.

Lo Ski Club vede la luce il 21 dicembre 1901 «allo scopo di addestrarsi al pattinaggio ed alle escursioni cogli ski e di dare sviluppo allo sport invernale».

L’idea è di liberare l’alpinismo invernale dall’aura di mistero e pericolo che ancora lo circonda per trasformarlo in un’attività accessibile e divertente. Presto si aggiunge una componente di sana competizione e si organizzano gare e convegni con altri club che stanno nascendo lungo l’arco alpino. Nel giro di un decennio dall’avvento dei primi sci sulle alpi italiane, vengono celebrate le prime competizioni agonistiche: lo Ski Club indice nel 1909 i primi Campionati Italiani di Sci a Bardonecchia.

La prematura scomparsa di Adolfo Kind sprona i suoi eredi spirituali a continuare nel percorso di esplorazione della montagna invernale.

Nel 1912 viene inaugurata al Clot Sabouiller in Val di Susa la Capanna Kind, primo rifugio dedicato agli sciatori. Dal nuovo luogo di ritrovo partono incessanti esplorazioni e con esse la prima guida sciistica invernale, “Itinerari skiistici nelle Valli di Vermenagna, del Sangone, di Susa e d’Aosta” ad opera di Mario Santi.

I venti di guerra si riflettono sulle attività del Club: il Presidente Paolo Kind, cittadino svizzero, rassegna le dimissioni a favore di un italiano, Mario Santi.

I soci più esperti vengono requisiti dal Colonnello Umberto Mautino, Direttore Generale dei Corsi Sciatori delle truppe alpine, per farne altrettanti istruttori.
Nasce così, a dispetto della severità del clima bellico, un connubio virtuoso del quale Ski Club e Alpini si arricchiscono reciprocamente. Anche per tale motivo verrà accolta con grande dispiacere la notizia della scomparsa del Colonnello Mautino, come tanti succube delle malattie che imperversavano sul campo di battaglia. Partono così le sottoscrizioni per la costruzione della Capanna da dedicargli, sopra Bousson.

100 anni di storia
Oggi

Il 21 dicembre 2001 abbiamo compiuto cent’anni. Non siamo l’unico club che si occupa di scialpinismo, anzi oggi sono parecchie associazioni che praticano questa disciplina in cui un tempo eravamo i soli. Siamo contenti che altri, come noi, vogliano una montagna più pulita, con tanti escursionisti ma poche funivie, molti entusiasti e nessuna cartaccia. Vogliamo crescere e continuare questa tradizione secolare.

Punto di ritrovo è la Sede sociale che è utilizzata anche per incontri, conferenze e serate di proiezioni. Una ricca biblioteca contiene volumi storici e recenti dedicati allo sci e carte dettagliate della regione alpina, che possono essere consultati e prese in prestito dai soci per brevi periodi. Ci sono poi le nostre “Capanne”: la Capanna Kind sopra Sauze d’Oulx e la Capanna Mautino nell’alta Valsusa, che serve come base per escursioni di fondo e sci alpinismo e ospita regolarmente manifestazioni sociali.